mercoledì 27 febbraio 2013

Cattivi pagatori: anche i lavoratori autonomi possono ancora sperare

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Mai con in questo periodo la domanda di finanziamenti è quanto mai estesa e, forse mai, come in questi periodi di crisi economica dilagante è stato difficile ottenere credito e ciò per due ragioni di motivi. La prima, oggi più di prima c’è la concreta possibilità di rimanere senza lavoro sia da dipendenti, rischiando di essere licenziati, sia da imprenditori, correndo il serio pericolo di dover chiudere la propria azienda. Ne consegue che le banche si sono fatte più guardinghe nell’affidare i clienti in forza di questi due fattori. Poi c’è il capitolo Istituti di credito che a seguito di scelte politiche economiche, hanno preferito non rischiare i propri capitali come forse avveniva un tempo, preferendo dirottare gli stessi verso investimenti ritenuti più sicuri, quali i Titoli di Stato da acquistare e mettere in … portafogli! Vuol dire che se ci hanno negato la possibilità di ottenere credito dobbiamo metterci l’animo in pace? Assolutamente no, ecco come ottenere credito lo stesso con buone possibilità di accoglimento della nostra richiesta finanziaria.

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Piuttosto che pietire un prestito banca per banca, fatto oltretutto vivamente sconsigliato finchè abbiamo aperta la nostra posizione relativa ad una richiesta finanziaria respinta, fatto pregiudizievole per altre banche  e finanziarie, ricordando che tale posizione resta sospesa per almeno un mese, proviamo altre strade, spesso addirittura più veloci dei classici prestiti personali e probabilmente con qualche chanche in più. Cominciamo a tenere in considerazione il Prestito d’Onore. Tale prestito è gestito da Invitalia ed è destinato a lavoratori autonomi, titolari di microimpresa a soggetti che operano in franchising. Si tratta di finanziamenti agevolati e a fondo perduto, ovvero, una quota del finanziamento concordata in sede di stipula non deve essere più restituita, mentre sula restante parte si pagano interessi irrisori. La legge che li regola è la n. 608 del 1996, poi trasformata con Decreto legislativo 185 del 2000.

Microcredito

E’ la formula finanziaria più vicina alle esigenze di quanti si trovano in serie difficoltà economiche in quanto hanno perso il lavoro e dunque al momento della richiesta sono disoccupati o versano in condizioni disagiate. Tale formula è poco conosciuta e, generalmente ci si rivolge al Microcredito con qualche ritrosia per un senso di dignità che ognuno di noi ha provando disagio ad ammettere le proprie difficoltà finanziarie, ma se c’è bisogno non bisognerebbe nascondersi dietro il disagio di dover chiedere aiuto. Ad erogare queste particolari forme di prestito sono particolari Enti e Fondazioni di cui parleremo presto.

Se vi “hanno chiuso il rubinetto …”

Basta poco, due rate di seguito non pagate, un assegno pagato in ritardo, pur se non protestato una carta di credito non saldata e siete fuori dal giro. Non importa l’ammontare delle rate che non avete pagato, visto che il problema può anche essere rappresentato da rate impagate per un ammontare di qualche decina di euro, quel che di certo c'è che sarete segnalati come cattivi pagatori e tutte le banche e le finanziarie lo sapranno e vi chiuderanno la porta in faccia. Tuttavia, se siete lavoratori dipendenti potete ugualmente ricorrere a quegli Istituti finanziari che prevedono la possibilità di erogare finanziamenti con addebito della rata dalla vostra mensilità lavorativa. Generalmente si tratta di cessioni del quinto dello stipendio, dove  a fronte di un capitale concessovi vi verrà trattenuta ogni mese un importo della rata che non può superare il quinto dello stipendio. In questo caso otterrete credito anche se siete stati protestati. Il tasso applicato è più o meno sovrapponibile a quello che vi applicherebbe una normale Società Finanziaria o una banca se vi concedesse un normale credito al consumo, magari finalizzato all'acquisto dell’auto. Tuttavia  a far lievitaree i costi della Cessione del Quinto sono quelle garanzie applicate dall’ente erogatore che vi farà pagare a caro prezzo. Ma tanto, non siete più nelle condizioni di andare tanto per il sottile, per cui l’unico consiglio è quello di rivolgervi a questo servizio solo se ne avete bisogno e avete urgente motivo di richiedere soldi alle finanziarie, atteso che con questo servizio potete entrare in possesso della somma richiesta, in ragione dell’80%, anche contestualmente  alla richiesta stessa.
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Interessante segnalare un particolare finanziamento concesso dall’Inpdap, l’Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendentidell’Amministrazione Pubblica, generalmente a tassi agevolati per lavoratori o pensionati ed eventualmente estendibile alle loro famiglie. Il tasso è buono e l’erogazione avviene sul modello della Cessione del Quinto dello stipendio o della pensione.  

Infine, citiamo il cosiddetto Social lending o meglio noto come prestito tra persone. E’ una formula di prestito relativamente giovane che a fronte di somme messe a disposizione da privati e affidati ad una Società che li gestisce, non avrete più il contatto con la banca ma, appunto con questa Società che null’altro fa che prestarvi soldi da parte di coloro che hanno preferito investirli prestandoli ad altri privati. Sicuramente la gestione della pratica è più snella rispetto a quanto avviene con la Banca o la Finanziaria, ma non illudetevi. Se siete cattivi pagatori, anche i privati se ne accorgono e potrebbero non concedervi alcun aiuto, a parte il fatto che i soldi che vi affideranno saranno caricati di interessi a volte anche alti, senza ovviamente, mai sconfinare oltre i tassi di usura



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