Negli ultimi dodici mesi i prestiti delle banche sono calati di 47,9
miliardi di euro: 41,6 miliardi di euro in meno per le aziende, 6,2
miliardi di euro per le famiglie. A luglio è iniziata una lieve
inversione di rotta, con finanziamenti su di 2 miliardi, ma solo per i prestiti
alle imprese, mentre quelli alle famiglie continuano a essere negativi. E’
quanto evidenzia il Centro Studi Unimpresa in un’analisi
basata su dati della Banca d’Italia.
Dati negativi per le famiglie: in dodici mesi il credito al consumo
è andato giù di 606 milioni (-1,01%) dai 60,1 miliardi di luglio 2012
ai 59,5 miliardi di luglio 2013; meno mutui casa per 3,4 miliardi
(-0,94%) da 367,1 miliardi a 363,6 miliardi e meno prestiti
personali per 2,1 miliardi (-1,18%) da 184,8 miliardi a 182,7 miliardi.
In totale, lo stock di finanziamenti alle famiglie è calato da 612,1
miliardi a 605,9 miliardi con una diminuzione di 6,2 miliardi (-1,02%).
A luglio scorso si è registrata una lieve inversione di tendenza,
probabilmente non ancora destinata a diventare strutturale. Complessivamente lo
stock di finanziamenti è aumentato di 2 miliardi di euro (+0,14%). Un risultato
positivo dovuto esclusivamente alla crescita dei prestiti alle imprese,
aumentati di 2,4 miliardi (+0,29%) rispetto a giugno. E’ invece ancora negativo
il quadro per le famiglie. Su base mensile il credito ha registrato una
contrazione di 324 milioni (-0,05%). Calano i prestiti personali (-202 milioni,
– 0,11%) e i mutui (-259 milioni, -0,07%), mentre è risultato in leggero
aumento il credito al consumo (+137 milioni, +0,23%).
Ufficio Stampa Help Consumatori
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