-->Sei una casalinga? Hai bisogno di un prestito? Non hai nessuno che
possa farti da garante? non è detto che non ti sarà possibile usufruire di un finanziamento per risolvere un eventuale problema finanziario immediato, purchè terrai
presente alcuni aspetti importanti. La prima considerazione da fare nel momento in cui una casalinga
chiede un qualsiasi prestito è quella che per gli enti creditizi, banche e
società finanziarie, il lavoro domestico non retribuito è del tutto
sfavorevole. Ciò in quanto la donna che svolge il lavoro in casa, pur lavorando
l’intera giornata, non ha alcun riconoscimento lavorativo, insomma, è come se
fosse del tutto disoccupata, non potendo produrre alcuna busta paga o documento
equipollente. Ciò si traduce molto spesso in un rifiuto netto e quando ciò non
avviene, la richiesta avanzata da una casalinga si risolve con l’ottenimento di
piccole somme di denaro, spesso
inferiori ai 3.000 euro, sempre finalizzati all’acquisto di un bene durevole,
un elettrodomestico, dei mobili, ad esempio e con rate il cui TAEG è tutt’altro
che irrisorio. Dunque, pochi soldi e pure “salati”! Ma non disperiamo!
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Capita infatti sovente che la casalinga sia messa alle strette e
debba per forza di cose ricorrere al prestito personale pur di risolvere un
problema importante. Esiste allora la possibilità di ottenerlo? Si e no, ma a
parte le condizioni di cui sopra, occorre che la casalinga abbia una storia
creditizia del tutto positiva. Ovvero, più di quanto accade ai lavoratori
dipendenti o autonomi con qualche piccola macchia rappresentata da disguidi
vari, alla casalinga non è permesso alcun neo nella sua storia creditizia.
Dunque, ovviamente, nessun protesto cambiario o di assegni e nessuna
segnalazione al Crif. La casalinga potrà ottenere il piccolo prestito solo se
riesce a dimostrare, ad esempio, di possedere un immobile magari concesso in
affitto, oppure nel caso in cui la sua richiesta sia controfirmata da un coobbligato
con reddito che garantisce l’operazione nel caso di insolvenza del richiedente,
così come nell’ipotesi che la somma di cui si abbia bisogno sia più elevata,
ipotecando un eventuale cespite di proprietà della casalinga stessa.
Il ricorso alle finanziarie specializzate
Esistono
inoltre alcune finanziarie private che erogano particolari prestiti a quei
richiedenti che non è possibile collocare, ai fini dell’ottenimento del
credito, in nessuna particolare categoria. Tali finanziarie sarebbero da
valutare con molta attenzione perché gli interessi applicati possono essere
molto alti e per garantirsi potrebbero richiedere persino degli effetti
cambiari che hanno un costo e che in caso di insolvenza vengono protestate con
tutti gli effetti negativi del caso. In tutti i casi quando la casalinga si
rivolge a finanziarie che prevedono crediti per le casalinghe, l’unica strada è
quella di poter dimostrare eventuali lavori retribuiti anche se non
documentati.
Le carte di credito revolving
Un’altra chance è quella rappresentata dalle carte di credito,
generalmente con un credito “caricato” che non supera i 2.000 euro. Sono delle
carte cosiddette revolving il cui capitale speso viene rimborsato ogni mese
sulla base di quanto si è speso. Tale carta può essere concessa anche alla
casalinga ma il tasso di interesse è tutt’altro che conveniente.
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