Furto del bancomat e furto dei soldi dal conto corrente? E adesso chi paga? Adesso come si fa?
Se la banca non
dimostra la colpa del consumatore è obbligata a restituire la somma sottratta.
In questo caso, 3.400 euro a fronte di un prelievo di 3.550. Lo ha stabilito
l’Arbitro Bancario e Finanziario della Banca d’Italia cui si è rivolto il
Codici per chiedere assistenza nei confronti di una signora cui era stata
rubata la borsa e, con essa, il bancomat e conseguentemente il denaro dal conto
corrente. La banca non voleva restituire il denaro sottratto.
La banca, informata dell’accaduto, si era rifiutata di restituire
quanto illecitamente sottratto dicendo che secondo lei i soldi erano
stati sottratti tramite l’utilizzo del codice PIN che sarebbe stato trovato
insieme al bancomat o comunque nella borsa della signora. Non era così,
commenta il Codici, sottolineando che esistono migliaia di sistemi per trovare
il codice pin di un bancomat.
L’associazione si è dunque rivolta all’Arbitro Bancario e Finanziario di
Milano della Banca d’Italia per chiedere che fosse applicata la direttiva
europea 2007/64/CE che proprio su questo tema sancisce come sia onere
dell’Istituto bancario dimostrare il dolo del cliente e se questo non fosse
possibile, restituire il maltolto salvo applicare una “penale” di 150 euro
applicabile in tali casi. Alla fine l’ABF ha dato ragione alla signora e ha
condannato l’istituto di credito a rifondere le spese sostenute per il ricorso,
intimando la restituzione di 3.400 euro a fronte di un
prelievo fraudolento di 3.550 euro.
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