Che fine ha fatto il conto base? A
quasi un anno dalla sua introduzione (obbligatorio per legge dal 1° giugno
2012) il conto base, cioè il conto corrente con zero canone o canone annuo
minimo, è ancora un fantasma.
Le banche continuano a proporre ai clienti altre
offerte (più remunerative per gli istituti), e si arriva fino a 90 euro di
canone annuo, nel caso della Banca Popolare di Bari. Lo ha dimostrato
l’inchiesta con telecamera nascosta condotta da Altroconsumo nelle banche di
Milano e Roma.
Torniamo al conto base, iniziativa lanciata l’anno scorso da Abi,
Bankitalia e altri soggetti a beneficio dei cittadini economicamente più
svantaggiati: dal 1° giugno 2012, per legge, tutte le banche dovrebbero
offrirne uno: chi ha un Isee fino a 7.500 euro dovrebbe godere di un
conto di base senza canone annuo né bollo, mentre i pensionati fino a 1.500
euro mensili dovrebbero usufruire dello stesso conto di base con alcune
operazioni gratuite e altre a pagamento. Il conto base, comunque, può essere
offerto anche ai comuni risparmiatori che vogliono spendere un po’ meno. Il
conto base consente di fare un numero limitato di operazioni, non prevede il
libretto degli assegni, la carta di credito e il deposito titoli, ma il
bancomat con prelievi a costo zero in tutte le banche. Non dà la possibilità di
andare in rosso e non dà interessi sulle somme depositate.
Purtroppo,
ad un anno dalla sua introduzione, il conto base è continua
E io pago...
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