lunedì 14 ottobre 2013

Prestiti e mutui: ancora un calo in Italia di domande




L’ultimo Bollettino Economico della Banca d’Italia non solo evidenzia una diminuzione delle capacità di spesa delle famiglie, ma anche un ulteriore contrazione del credito bancario. Nel trimestre dicembre 2011-febbraio 2012, i prestiti alle famiglie da parte delle banche si sono ridotti di 2 miliardi, quelli alle imprese di 16 miliardi. 



Analizzando i dati Bankitalia più nel dettaglio, emerge un atteggiamento differente da parte di grandi e piccoli istituti di credito. “Sui dodici mesi permane il divario tra la dinamica dei prestiti concessi dai primi cinque gruppi bancari, che si contraggono, e quella dei prestiti erogati dagli intermediari minori che, pur rallentando, continuano a espandersi (rispettivamente -2,8 per cento sui dodici mesi terminanti in febbraio, al netto delle sofferenze e dei pronti contro termine, e 0,8 per cento)”, si legge nel documento Bankitalia. Come a dire: più la banca è grande, meno voglia ha di concedere un prestito.


I dati della Banca d’Italia trovano conferma nell’indagine trimestrale sul credito al consumo nell’area euro, dove, in base a quanto riportato da Palazzo Koch, “le risposte fornite dagli intermediari italiani indicano, nel quarto trimestre del 2011 una restrizione delle condizioni di offerta di credito, connessa prevalentemente con le difficoltà di raccolta e con i problemi di liquidità degli intermediari”. E questo nonostante i due maxi prestiti concessi dalla Bce agli istituti di credito a dicembre e febbraio.



Le famiglie in questo periodo di difficoltà hanno la necessità di richiedere un prestito non devono farsi scoraggiare da questi dati. Si intravede, infatti, qualche lieve segnale di miglioramento: l’indagine trimestrale Banca d’Italia-Sole 24 Ore mostra che sono diminuite le aziende che indicano difficoltà di finanziamento crescenti, passando dal 47,7% di dicembre al 30,2% di marzo. 

Art. redatto da Help Consumatori e Supermoney.eu

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