Annus
Horribilis il 2012, basti pensare all’introduzione dell’IMU
accompagnata da una tassazione selvaggia come non mai. Ma chi sperava di poter
tirare un sospiro di sollievo nel 2013 probabilmente resterà deluso. Quest’anno
infatti dovremo fare anche i conti con la Tares, la nuova tassa sui rifiuti e
con la Tobin Tax, per non parlare dell’Ivie, la nuova tassa sugli immobili all’estero.
E per i conti correnti ed i prodotti
finanziari, il 2013 che cosa ci riserverà?
A giudicare da queste premesse e da ciò che si agita
nei poteri forti economici, anche quest’anno potrebbe essere Horribilis, se aggiungiamo
a quanto già visto la nuova imposta di bollo che graverà sui prodotti
finanziari in genere e sui conti correnti. Lo dimostra il fatto che già a
partire dallo scorso primo gennaio l’imposta di bollo per i prodotti
finanziari, leggi conto deposito, titoli e polizze assicurative, è aumentata
dello 0,5%, ovvero, dallo 0,10% è passata allo 0,15% con una soglia minima di
34,20 euro. Non avremo più il tetto massimo di 1.200 euro, col risultato che il
cittadino che avrà diversi prodotti finanziari intestati ed in essere con il
medesimo Istituto di Credito o Compagnia di Assicurazione pagherà una
percentuale sul cumulo del valore di tutti i servizi di cui gode.
Per quanto riguarda i conti correnti, restano esenti
dal pagamento di bollo quei conti la cui giacenza media annuale è al di sotto
dei 5.000 euro, stessa cosa per i conti dei pensionati. Ciò non vale per quei
correntisti rappresentati non da persone fisiche, ma da una Società, in questo
caso, indipendentemente dalla giacenza, la quota da pagare sarà di 100 euro senza
esenzioni. Per un conto corrente medio che non si possa classificare fra quelli
appena citati, l’imposta di bollo graverà come una mannaia sui correntisti e
questo ha fatto scatenare la concorrenza che consente, nonostante i disastri
finanziari di cui è stato capace l’uscente Governo tecnico, di risparmiare
cifre anche importanti. Vediamo come.
I conti a minor costo di gestione sono quelli online e
non solo. State quanto più possibile lontani dallo sportello della banca sotto
casa, semmai amministrate, operate e controllate il vostro conto tramite
Internet. Anche solo per questo il risparmio sarà palpabile e immediato. In
materia di depositi, rassegniamoci, l’imposta di bollo inciderà eccome sui
nostri risparmi. Per risparmiare qualcosa è meglio privilegiare i depositi
vincolati che rendono meno indigesta la pillola rappresentata dal carico
fiscale in virtù del maggiore rendimento che tali conti sono capaci di apportare.
Un esempio? Un conto deposito vincolato se ben scelto può remunerare il cliente
anche del 3,5% netto all’anno.
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