Vuoi collaborare a salvare l’ambiente? Vuoi partecipare attivamente
alla tutela del territorio privilegiando l’assetto idrogeologico? Ma soprattutto,
vuoi avvalerti della collaborazione di giovani per portare avanti questo
ambizioso progetto? Se hai risposto si a tutte e tre le domande, ti metto a
disposizione i fondi agevolati per farlo.
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Sembra essere questo il claim pubblicitario che il Ministero dell’Ambiente
ha messo in piedi a favore dell’imprenditoria giovanile con un fondo
straordinario pari a 460 milioni di euro da destinarsi a coloro che intendono
assumere giovani per portare avanti progetti volti alla protezione del
territorio compresa la prevenzione
del rischio idrogeologico e sismico; ricerca, sviluppo e produzione di
biocarburanti di seconda e terza generazione; ricerca, sviluppo e produzione
mediante bioraffinerie di prodotti intermedi chimici da
biomasse e scarti vegetali; ricerca, sviluppo, produzione e installazione di
tecnologie nel solare termico, solare a concentrazione, solare termodinamico,
solare fotovoltaico, biomasse, biogas e geotermia; incremento dell’efficienza
negli usi finali dell’energia nei settori civile, industriale e terziario,
compresi gli interventi di social
housing; processi di produzione o valorizzazione di prodotti,
processi produttivi od organizzativi o servizi che comportino una riduzione
dell’inquinamento e dell’uso delle risorse.
Se vuoi dunque accedere ai finanziamenti agevolati dovrai prendere
con te non meno di tre giovani (in qualche caso anche solo uno) che dovrai assumere a tempo indeterminato e che
dovranno avere un’età inferiore ai 35 anni. Beneficiari dell’iniziativa
potranno essere piccole e medie imprese strutturate sotto forma di S.R.L. ed
Esco, ovvero Società di servizi energetici. L’investimento che potrà essere
finanziato dovrà essere non inferiore al milione di euro, ferma la possibilità
di prevedere investimenti di minor importo. Ovvero, 500 mila euro per le
piccole e medie imprese, comprese le Esco e 200 mila euro per le società a
responsabilità limitata semplificata.
L’intervento pubblico non potrà superare la quota del 60% del
totale investito e delle spese affrontate che salirà al 75% relativamente alle
Esco, pmi e SRL. Il tasso applicato per la quota finanziata è dello 0,50% da
rimborsarsi in sei anni, fino a dieci con interesse pari allo 0,25% se a
richiedere il finanziamento saranno le Esco e le SRL. Vuoi sapere come accedere ai finanziamenti?
Cliccaqui e lo saprai.
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