giovedì 27 giugno 2013

Poste Italiane: i buoni fruttiferi? un bluff, ecco perchè!

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Il Codici denuncia il bluff dei buoni fruttiferi di Poste Italiane: l’Associazione dei consumatori fa sapere che Poste Italiane, al momento dell’incasso dei buoni fruttiferi, fa firmare ai clienti (in tanti si sono rivolti al Codici) alcune liberatorie in cui si attesta che non si pretende altro denaro oltre quello accordato da decreto ministeriale. 

Il Codici annuncia una denuncia penale contro Poste Italiane. L’Associazione spiega in una nota i dettagli di questa storia: da qualche tempo i consumatori che hanno sottoscritto dei buoni fruttiferi postali, alla scadenza di essi si
--> sono trovati con un importo inferiore rispetto agli interessi indicati sulla tabella posta sul retro del buono. Ai fini del calcolo, infatti, viene applicata non la tabella riportata sul buono, ma un decreto ministeriale del 13 giugno 1986 che stabilisce tassi di interesse inferiori a quelli indicati sul buono, ritenuti applicabili anche a serie di buoni emessi prima della sua entrata in vigore.
Tale interpretazione è errata, come sancito dalla Suprema Corte di Cassazione e dall’Arbitro Bancario Finanziario, che riconoscono la prevalenza delle condizioni di conteggio riportate sul buono e la non applicabilità del decreto. Nonostante l’errata l’articolo continua
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1 commento:

  1. il solito paese agli italiani? un bel pezzo nel fondo schiena

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