martedì 17 settembre 2013

Banche: ecco come sono scorrette



Anatocismo e commissioni di massimo scoperto: due pratiche bancarie illecite, messe in atto per diverso tempo alle spalle dei clienti. Di recente diverse sentenze hanno confermato l’illegalità di questi comportamenti, condannando alcuni istituti a risarcire i risparmiatori. 


Il Codacons rende noto di aver vinto una causa contro la Carisbo facendo ottenere al proprio associato la restituzione delle somme pretese nel corso degli anni dalla banca a titolo di interessi anatocistici e commissioni di massimo scoperto.
Il caso esaminato dal Tribunale di Bologna e deciso con sentenza n.325/13, fa seguito alla sentenza emessa non molto tempo fa, sempre contro Carisbo e sempre dal Tribunale di Bologna.
L’unico litime a queste vittorie risiede nel fatto che la maggior parte dei clienti non è informato sul proprio diritto di chiedere la restituzione, nel 99% dei casi, di somme pretese dalle banche in presenza di linee di credito o di rossi di conto corrente. Quella ottenuta dal Tribunale di Bologna è un’importante sentenza, che rappresenta un precedente giuridico ed analizza gli effetti del decreto mille proroghe che avrebbe dovuto, nell’idea del legislatore, salvare le banche dalle richieste di rimborso degli interessi anatocistici e delle commissioni di massimo scoperto.
Milioni di risparmiatori potranno oggi, con più forza, chiedere ai propri istituti di credito la restituzione degli importi sopra richiamati – scrive il Codacons in una nota – così come le aziende che ad oggi si trovano in grosse difficoltà stante la stretta creditizia in corso. Tutti coloro che desiderino ottenere una valutazione gratuita del carteggio relativo alle somme che devono avere in restituzione dal proprio istituto di credito, a titolo di interessi anatocistici o commissioni di massimo scoperto,  possono contattare il numero verde 800.05.08.00, il numero 051.31.26.11, ovvero mettersi in contatto con la sede di Bologna tramite il sito regionale www.codacons.emiliaromagna.it, info@codacons.emiliaromagna.it, oppure tramite il sito nazionale www.codacons.it

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