lunedì 9 settembre 2013

Condomini: sono ingiuste le commissioni bancarie e i bolli richiesti ai condomini



L’Associazione Nazionale Amministratori Condominiali ed Immobiliari (Anaci) chiede un tavolo di confronto con l’Associazione bancaria italiana sulle commissioni bancarie e sulle imposte di bollo sui conti correnti bancari condominiali pagati da circa un milione di condomini italiani e considerati “di dubbia legittimità”, visto che il condominio viene disconosciuto come “consumatore” nonostante una diffusa giurisprudenza.


“I nostri associati – ha dichiarato Pietro Membri, presidente nazionale di ANACI – hanno riscontrato che numerosi istituti bancari, disconoscendo la qualificazione di “consumatore” al condominio (soggetto integralmente equiparato alla persona fisica da uniforme e costante giurisprudenza di legittimità e di merito) e considerandolo alla stregua di un soggetto “professionista”, applicano allo stesso importi per commissioni sugli «sconfinamenti» di conto corrente assai maggiori oppure addirittura non dovuti e ciò in violazione del comma 6 dell’art. 4 del decreto del CICR n. 644 del 30 giugno 2012 che prevede un trattamento di maggiore tutela nei confronti dei soggetti qualificabili “consumatori”. Con questo abile accorgimento – prosegue il Presidente Membri – il sistema bancario percepisce somme non dovute o comunque importi assai maggiori. Ma c’è di più. Il disconoscimento della qualificazione del condominio come “consumatore” coinvolge anche l’amministrazione finanziaria posto che l’articolo 19 del d.l. n. 201/2011 prevede un importo, a titolo di imposta di bollo sui conti correnti che ammonta ad € 34,20 se il cliente è persona fisica (e quindi “condominio”) e ad € 100,00 se il cliente è diverso dalla persona fisica”. Una situazione, prosegue il presidente Anaci, cui bisogna porre rimedio, vista anche la condizioni economica delle famiglie alle prese con l’aumento delle spese per l’abitazione.

Art. redatto da Help Consumatori

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